neanche uno zerbino, rumore da linoleum. ma l'alloro, le vigne e i cinghiali. una piastrella in qua e una a pois. naftalina in sottofondo e legumi o cereali, di tutti i tipi. le crepe, lo stucco che traborda, i santi e le madonne. a volte smadonnano, a volte urlano o russano. il sole acceca il balcone. l'acqua calda non c'è mai quando è un'emergenza e poi i grilli del frigo. lo scendiletto, che fine ha fatto? la musica, appena arrivata, il mio regno delle spezie e mille salite da scalare. immaginavo mancasse l'odore del mare e invece aria di bosco, di montanga, aria fredda e insetti sani piacciono. mi piacciono come il letto nuovo, altissimo e ortopratico. si annega, nel mio letto, e non ci si sveglia più. oppure ci si sveglia in ritardo, si fa pipì negli angoli e si salvano le piante per il rotto della cuffia. ci si sente un po' disoccupati, ma sempre meglio.