i miei occhi. l'ultima cosa che avresti voluto proiettare in loop nella tua mente prima di morire. così dicesti. e mentre morivi li dimenticavi. il mio paio di occhi. anni a cercare le parole in bilico su quella schiena lunga. cornici concentriche in fondo all'esofago. ho cercato le parole, non le emozioni. cessate il fuoco ché ho bisogno di scappare da vile. così, tutto si sgretola. e passa. fuggendo, devo aver calpestato alcune passwords come si calpesta la merda. eruzioni di parole e dei miei stessi occhi di prima, che scorrono lontani da qui, lungo la scia di un uomo solo come un uomo. è un coma passionale che sembra irreversibile. so di non aver desiderato niente in maniera così atroce. ma i miei pensieri sono molto più belli di come li faccio.