ha detto un bacio, non un bacetto. un bacio con la lingua giù per la gola. un bacio con quell'alito di pesca e io di fumo. puzzi, ha detto. e tu pungi, come al solito. tramonto da un paio di mezze ore, non un minuto in più. le mantengo le promesse, io. ma lui non ha saputo farmi arrossire in pubblico. te lo ricordi quando eravamo onnipotenti? saremmo stati in grado di diventare normali. non fosse stato per la nausea. ho sorriso di chiunque abbia cercato di darmi quello che stanotte avrei voluto da te. un po' di pena me la sono fatta, sì. ma lui sa annegare i miei dispiaceri nella cucina giapponese. e poi fa volteggiare un frisbee più in alto dei gabbiani in affitto a piazza unità. avremmo potuto essere cremosi.