cos'è che non vuoi che ti dica? che con l'idea di te spesso ho masturbato le mie voglie? che avrei voluto metterti le mani al collo e baciarti sulla porta per non lasciarti andare via? cosa ho detto di troppo? mi piaceva affondare le faccia fra le tue tette e tu in fondo in fondo ti rendevi triste per annusarmi il collo. quella notte non abbiamo dormito entrambe, non credere che non lo sappia. continua pure a correre per sperare di essere così lontana da voltarti e non vedermi più. e continua ad accarezzare i miei pensieri con quei piccoli gesti casuali. non era il caso d'inciampare nel vuoto. ma ci sono state volte in cui mi hai spezzato il respiro in gola. sarebbe stato più semplice se fosse stato differente. perfetta padronanza del periodo ipotetico e guerriglia con i miei rimpianti. è l'immobilismo che mi lascia sgomenta.. ti sento tremare la voce fino al prossimo caffè mancato. arriverà l'ultima volta in cui ce lo prometteremo. e l'ultima uccide. mi hanno detto che una tesse, l'altra fila e l'ultima, fottutamente, taglia. e ci strangoleremo assieme. con il cordone ombelicale di questa inutile attesa.