questa faccia devo averla già vista da qualche parte. la mia faccia del mattino, con gli occhi lunghi e le labbra gonfie. credo fosse il retrovisore di quell'audi ottanta, mentre il gpl mi accompagnava da qualche parte. è la faccia da settimana enigmistica, dei suggerimenti da caffè, della pancia piatta della sveglia. la testa gira vagamente, in cerca delle cose che non posso dimenticare e di quelle che coprano degnamente le mie grazie. che non accada di ritrovarsi in quella desolazione senza cartina alcuna, con un tabaccaio che si gode le ferie e un altro che mi guarda come se gli chiedessi un etto di mortadella. faccia da cuscino, che non ha intenzione di aprire bocca per due ore almeno. quella che disdegna le coccole, sì, che fugge quattro miglia gli approcci del prepranzo. che non ti venga in mente di poggiarmi le mani addosso.