quanto giocare all'adrenalina e quanto alle mani. dal tuffo da troppo in alto al tuffo al cuore. parte tutto dalle parti della bocca dello stomaco. il fiatone della salita e l'acqua gelata sui piedi. fare il morto e perdere il senno in quella luna grande come un paradosso. gli eccessi di zelo e quelli di virgolette. le unghie o i denti? non pensavo quasi ad altro, mentre mi riportavo a casa. maledetto autoesilio: annegavo in una tazzina d'acqua. torno a cercare il sapore dei lampioni, a congelare asciugamani. e finalmente vado per il gusto di tornare. perchè quando tutto è a pezzi ci sono anche discreti pro. tipo le bistecche al timo e il pensiero più dolce che abbia mai fatto capolino fra i miei sogni stuprati, i ricordi massacrati e le fantasie con le gambe spezzate. sono tutta una goffissima splendida dichiarazione da lasciare sulla graticola. fino a carbonizzarci.