la lunga strada di casa odora già di memoria.  non mi salverà il pernod, lo stesso pernod che non ha salvato i poeti a sarajevo. e non mi salverà l'ipocrisia degli altari né dei kalashnikov che esportano questa democrazia marcia. la libertà di cui parlano non puzza neanche più di utopia. sa di rate e di polizze sui sogni che non possiamo fare più. l'invenzione dei diritti civili è in putrefazione, nutre i vermi che disertano i cadaveri. a incazzarmi non ce la faccio più. esasperata dai discorsi, dai manifesti, dalle vanvere, dall'idiozia. fra il buio e le luci della ribalta, bevo il sesto caffè della giornata.