graffio un po'. solo perchè non posso stringere quanto avrei voluto. taccio per l'isteria delle parole che si annoderebbero fino a soffocare. taccio per il bene. per l'equilibrio, per te. mi tremano le mani ogni volta in cui penso alle unghiate sulla schiena. a volte spiaccico il naso sulle vetrine, mi perdo nei tram e fotografo idiozie. aspetto, senza il coraggio di piangere. la giullare è triste e si chiude in bagno. scappa. e ride come se fosse allegra. sempre con il telefono in mano. sempre con il telefono acceso. che squilla con la suoneria sbagliata, quando è troppo tardi, quando dovrebbe tacere o impazzire per sempre. la giullare è più bella dietro i tuoi occhi chiusi. bella che le metteresti le mani addosso.