gentile cliente, siamo lieti di comunicarle che abbiamo appena buttato nel gran cesso virtuale del nostro sadismo avido di spazio tutta la sua vita epistolarelettronica. perché lei e i suoi codardi tentennamenti avete dimenticato di controllare questo fangoso indirizzo per troppo tempo. i nostri banner non hanno potuto sfavillarvi negli occhi per mesi e mesi; i nostri spam e i millemila kb di stronzate giacevano accalcati nella casella, ormai stremati. una cosa inammissibile. e lei cosa faceva, nel frattempo? si chiedeva come e se fosse giusto e quale fosse il modo migliore? chi fosse quella gente, se fosse il caso di sapere e che loro sapessero? perché continuassero a scrivergli, a cercarlo? se lo amavano? se vi tradiva? con loro? per sentirsi buona, avrà anche pensato di non voler spargere in giro questo dolore, anche a loro. ma ora può dirla la verità, si vergognava a scrivere che gli controllava la posta di nascosto? che brutta figura, signorina. ah, dimenticavo: non le abbiamo lasciato neanche gli indirizzi, così la prossima volta se ne ricorda di sicuro e controlla la posta più spesso. niente da fare, non ci provi neanche: niente mail, niente indirizzi. ma stiamo già provvedendo a mandarle un po' di pubblicità fresca fresca di conio, così occuperà l'attesa in modo intelligente. attenda che scrivano di nuovo, speri che non si siano stancati del silenzio giungendo alla conclusione che non ne vale più la pena. perché lui, sì, è incostante, ma un anno è troppo. o che non stiano lì a pensare che lui sia stronzo, arido o chissaccosa. peccato, cara cliente, proprio adesso che credeva di aver trovato una soluzione. la soluzione. dire le cose come stanno, ora che comincia a farci l'abitudine. scrivere con un sorriso rassicurante che la smettano, che non se la prendano con lui, che alla vita piace giocare con la vita al gatto e al topo, che gli indirizzi email non muoiono come muoiono le persone. che lui è morto e che gli porgiamo i nostri più cordiali saluti.