correndo le strade rosse del carso, la gente e le stelle. un brivido d'eutanasia e poi rumore dei passi di me che mi allontano. via dal pistacchio e dalla stracciatella, la faccia che corre alle retrovie. insonorizzare il muro del rimpianto futuro. lotta di cartoni d'uova contro le urla di dietro e di domani. armata di gommapiuma e di terrano, dischiudo gli occhi e c'infilo dentro tuttto quello che capita, come in un sacco. nascondo il naso nella lana nera e l'ossigeno cadenza i pensieri. vorrei entrare tutta intera nei tuoi pugni chiusi e poi farmi spazio con le gambe fra le nocche. spalancarti le dita come le gambe, in verità. stamattina mi sarei spaccata le anche solo per i tuoi occhi che invocano.